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Costruisci la tua rete domotica con Esp8266 e Raspberry Pi – Introduzione al modulo wifi ESP8266

Esistono diverse tecnologie utili per far comunicare i dispositivi all’interno delle nostre abitazioni: dall’infrarosso, al bluetooth passando per la semplice comunicazione seriale.

La richiesta di tecnologie sempre più efficienti, sicure e a basso consumo energetico, realizzate specificatamente per questo settore, ha portato alla nascita di Bluetooth Low Energy (BLE) o Zigbee. I dispositivi che utilizzano tali protocolli di comunicazione risultano ancora un pò troppo costosi, soprattutto se si vuole realizzare un sistema home made o DIY.

Negli ultimi anni si sta sempre più diffondendo l’utilizzo e l’integrazione nella progettazione e sviluppo di un piccolo ed economico modulo wifi, dalle grandi potenzialità: l’ESP8266.

Essi fanno tutti parte di una famiglia di moduli wifi prodotti dalla Espressif. Sono caratterizzati da dimensioni ridotte, supporto al TCP/IP e funzionalità da microcontrollore.

Ciò permette loro di essere usati come dispositivi stand alone, in grado di gestire autonomamente piccoli attuatori e/o vari sensori. Oppure, si può utilizzare come estensione wifi per un altro microcontrollore come Arduino, oppure su un modello di Raspberry privo di connettività wireless.

Esistono diversi modelli di ESP8266, dal più piccolo, economico ma limitato ESP8266-01 all’ ’ESP8266-12 decisamente più performante.

Senza entrare troppo nelle specifiche tecniche (è possibile ricercarle e trovarle tranquillamente online), ci sono alcuni importanti aspetti da prendere in considerazione. Ogni modulo ha infatti risorse differenti, così come il numero di pin disponibili. Ciò permette comunque di selezionare il modello che meglio si adatta alle nostre esigenze progettuali.

Una volta individuato il modulo a noi utile, non ci resta che metterci le mani su e iniziare a giocarci! 

Il modello sicuramente più diffuso tra i maker è l’ESP8266-01, il più piccolo ed economico: ciò lo rende estremamente versatile per molti progetti e sarà oggetto di un’attenta analisi nei prossimi articoli.

Primi passi con il modulo wifi ESP8266 →

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