Continuiamo l’analisi degli elementi e delle funzionalità dell’Arduino.
In questa serie di articoli si andrà a introdurre e trattare la scheda di sviluppo più diffusa attualmente tra hobbisti e maker, ovvero Arduino.
Nel precedente articolo ci siamo soffermati principalmente sul concetto di Arduino e microcontrollore e abbiamo iniziato l’analisi delle interfacce di input e output della scheda.
Continuiamo lo studio andando a considerare l’alimentazione dell’Arduino. Come visibile nella seguente figura, abbiamo possibilità di alimentare la nostra scheda in 3 modi:
– USB;
– DC Jack;
– pin su scheda.
Analizziamoli con ordine, valutando le caratteristiche di ognuno.
USB
L’alimentazione da USB utilizza il classico standard a 5 Volt. Da questa porta possiamo alimentare l’Arduino collegandolo ad un alimentatore per smartphone, a qualsiasi altra presa USB come quella del pc o di un powerbank. Il limite di corrente massima da USB è definito a 500 mA. Arduino ha un polifusibile autoripristinante che protegge la porta USB del computer da corto circuiti e sovra-alimentazioni. I vari modelli di Arduino adottano diverse porte USB: l’UNO e il MEGA usano l’USB tipo B, l’Arduino NANO usa il tipo Mini-B. Da ricordare inoltre che l’USB è utilizzata anche come comunicazione seriale, oltre che per l’alimentazione.
DC Jack
Sulla scheda è presente un connettore jack 2.1mm x 5.5mm DC che accetta in ingresso tensioni non regolate con valori compresi tra 7 Volt e 12 Volt consigliati. È comunque possibile alimentare con tensioni tra 6 Volt e 20 Volt in assoluto, ma è consigliabile non portarsi a questi valori.
Sotto i 7 volt consigliati per l’alimentazione da jack, il riferimento a 5 Volt dei pin (digitali e analogici) potrebbe essere compromesso, fluttuando.
La corrente massima supportata può variare in base ai modelli: 1 A per l’Arduino UNO e 500 mA per l’Arduino Nano.
Pin Vin
Tra i pin header che l’Arduino fornisce per l’alimentazione, è presente il pin Vin. Il suo funzionamento e le sue caratteristiche sono analoghe alla precedente configurazione con jack: potremo infatti fornire alimentazione tra Vin e GND, in un range di tensioni tra 7 Volt e 12 Volt, con la garanzia dei regolatori di tensione e vari sistemi di protezione. Potremo quindi collegarci batterie o alimentatori.
Tale pin risulta comodo nel caso in cui non si abbia la disponibilità di una connessione USB o jack. Nonostante la sua praticità, soprattutto per l’alimentazione preferisco utilizzare connettori capaci di garantire stabilità meccanica, senza quindi avere la preoccupazione di accidentali cortocircuiti.
Pin 5V
Tra tutte le possibili soluzioni d’alimentazione, la scelta di utilizzare il pin 5V è sicuramente la più rischiosa. Infatti è possibile alimentare Arduino tramite questo pin, a patto di fornire tra il pin 5V e GND esattamente 5 Volt stabili e regolati. Non è infatti tollerata alcun discostamento da tale valore in quanto la connessione non passa per nessun regolatore di tensione o circuito di protezione.
Un valore differente, anche di decimi di Volt, potrebbe rovinare la vostra scheda.
Questo metodo è usato per essere sicuri di alimentare elementi che richiedono una certa potenza, come ad esempio i servomotori, oppure se si ha una fonte di alimentazione sicura a 5V, non potendo quindi collegarla al Vin o al connettore jack
Per questo articolo è tutto.
Nei prossimi articoli andremo ad analizzare gli altri elementi che compongono la scheda e come utilizzarli. Andremo poi a vedere l’editor di sviluppo IDE di Arduino in tutte le sue parti, configurandolo per le nostre esigenze.
⇐ Introduzione e funzionalità principali
Salve, per alimentarlo, posso usare un classico alimentatore per smartphone collegato alla porta usb di arduino?
Salve Alessandro, è possibile collegare e alimentare qualsiasi modello di Arduino agli alimentatori per smartphone, così come ad ogni altra fonte di alimentazione compatibile con i 5V.
Spero di esser stato utile!
Andrea
é possibile mantenere una connessione usb per trasferire dati in seriale, e anche un’alimentazione tramite Vin per non sovraccaricare l’USB
Salve Leonardo,
si è possibile mantenere una alimentazione sia sulla usb che sul pin Vin. In particolare, le schede Arduino UNO e altri modelli implementano una soluzione circuitale tale per cui se sono presenti le due alimentazioni sopra citate, la USB viene automaticamente scollegata se sulla Vin è presente una tensione maggiore di 6.6V. Se l’obiettivo è non sovraccaricare la USB, consiglio dunque di utilizzare una alimentazione maggiore di 6.6V così da escluderla totalmente.
Potrei fare un articolo a riguardo…
Spero per ora di esser stato d’aiuto.
Un saluto,
Andrea